Questo è un post di denuncia. Denuncia nei confronti di tre persone. Tre agenti di polizia. Tre poliziotti che ieri l’altro, all’aeroporto di Roma Fiumicino, hanno accolto la compagna nipponica di mio fratello in perfetto stile Bolzaneto. Senza ragione alcuna, durante il controllo dei passaporti, l’hanno presa in giro, offesa, beffeggiata, umiliata di fronte ad un centinaio di suoi connazionali. Durante la loro animata conversazione continuavano a rinfacciarle:
– non è vero che sei stata in Italia solo per due anni. Come fai a conoscere così bene la nostra lingua, eh?
– ce l’hai il biglietto per tornartene in Giappone? No? Ti rispediamo noi, subito, nel tuo paese se non ce l’hai.
– ce l’hai i soldi? Hai la carta di credito? Sicuro che non è falsa?
Nell’atto di timbrarle il visto da turista, si sono divertiti addirittura a giocare dicendo:
– Allora, questo timbro, lo mettiamo o non lo mettiamo? Eh, che facciamo? (ndr. ridendo da perfetti imbecilli quali sono).
E’ andata via da loro, in lacrime e incredula che questo sia per chiunque
un paese civile e ospitale.
Alla luce di questi simpatici eventi, vorrei dire a questi tre signori con la divisa che indossarla non vi rende nemmeno lontanamente delle persone ma solo dei reietti quali voi siete sempre stati.
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