HALF MARATHON 2016
30) 15.05.2016 PESCARA III MARATONINA DEL MARE – 1h31’47”
E con questa, ne fanno 30, tonde tonde. Di mezze maratone.
Son soddisfazioni.
Il timore, per tutta la giornata del sabato, giorno prima della gara, è stato quello di vedersi l’indomani immischiati in una gara tempestata dall’acqua piovana, di quelle giornate da dimenticare, sotto sferzate di vento e di freddo. Ed invece, sin dalla domenica mattina, si scorgeva una gran bella giornata di sole. E così è stato per tutta la durata della gara: bel tempo con un buon livello di caldo.
L’umore era quello giusto, la forma fisica pure.
Percorso composto da due giri.
Sul primo, mi son sentito davvero pimpante. Con un passo medio di 4’16″/km recuperavo posizioni, essendo partito piuttosto in coda (come al mio solito). Sul secondo giro, invece, ho iniziato a perdere un po’ il ritmo gara, la gamba mi si impigriva oltre misura e pur chiudendo il percorso di gran carriera e con un insperato slancio, ormai il cronometro, inclemente, mi lasciava insoddisfatto perché già indicava un tempo superiore ai 90′.
Peccato: ci tenevo a far un diverso risultato entrando nel piacevole e colorato Stadio Adriatico.
Infine, un plauso alla città di Pescara, vera sorpresa del weekend, nella sua ospitalità e vivacità.
30) 15.05.2016 PESCARA III MARATONINA DEL MARE – 1h31’47”
E con questa, ne fanno 30, tonde tonde. Di mezze maratone.
Son soddisfazioni.
Il timore, per tutta la giornata del sabato, giorno prima della gara, è stato quello di vedersi l’indomani immischiati in una gara tempestata dall’acqua piovana, di quelle giornate da dimenticare, sotto sferzate di vento e di freddo. Ed invece, sin dalla domenica mattina, si scorgeva una gran bella giornata di sole. E così è stato per tutta la durata della gara: bel tempo con un buon livello di caldo.
L’umore era quello giusto, la forma fisica pure.
Percorso composto da due giri.
Sul primo, mi son sentito davvero pimpante. Con un passo medio di 4’16″/km recuperavo posizioni, essendo partito piuttosto in coda (come al mio solito). Sul secondo giro, invece, ho iniziato a perdere un po’ il ritmo gara, la gamba mi si impigriva oltre misura e pur chiudendo il percorso di gran carriera e con un insperato slancio, ormai il cronometro, inclemente, mi lasciava insoddisfatto perché già indicava un tempo superiore ai 90′.
Peccato: ci tenevo a far un diverso risultato entrando nel piacevole e colorato Stadio Adriatico.
Infine, un plauso alla città di Pescara, vera sorpresa del weekend, nella sua ospitalità e vivacità.