I TCS NYCM

E siamo a domenica. Per la precisione, la prima domenica del mese di Novembre. E quando arriva questa domenica qui, ci si trasferisce, almeno con la mente, a NYC. Tra poche ore prenderà il via la prima edizione della New York City Marathon targata TCS. Cambio dello sponsor, cambio del tipo di pettorali, cambio dell’estetica della finish line.

– Gara Femminile
Il tifo, certo, è tutto per la Valeria nazionale: migliorare il 5° posto dello scorso anno (2h28’31”) è l’obiettivo minimo; giungesse ad un podio stellare, sarebbe un grandissimo risultato. Non deve commettere l’errore dell’anno passato quando fu troppo attendista senza riuscire a cogliere l’attimo giusto.
Il duello dovrebbe essere tra Mary Keitany e la due volte campionessa del mondo Edna Kiplagat. Punto sulla seconda, perché quanto visto nel 2011 quando la Keitany si classificò terza, sempre a New York, dopo aver guidato nella prima parte della gara a ritmi da record del mondo, prima di venire ripresa e superata nella parte finale dalle etiopi Frehiwot Dado e Bizunesh Deba, grida ancora vendetta e non mi lascia ben sperare per una gara intelligente, anche stavolta: perché è troppo nelle sue corde buttare al vento, per presunzione di forma, gare già vinte. La mia simpatia, invece, va per Deba: l’anno scorso osò troppo, come la Keitany, finendo alla fine al secondo posto, alle spalle di Prisca Jeptoo (non presente per infortunio), ma quest’anno non lo farà: se saprà stare al suo posto, nel gruppo, potrebbe anche vincere la gara della sua città.
Aggiornamento: è finita con un 8° posto, per Valeria, in 2h29’23”. Vince la Keitany con una gara intelligente (ed era ora) chiusa in 2h25’07”. Sempre coperta, per via del vento, attenta e cauta nei passaggi. Edna Kiplagat è implosa sul Queensboro Bridge chiudendo malamente in 2h36’23” mentre un plauso va al grandissimo debutto della portoghese Sara Moreina, terza classificata, col tempo di 2h26’04”.

– Gara Maschile
Hanno deciso di darsi battaglia Wilson Kipsang, ex primatista del mondo con 2:03’23” a Berlino nel 2013, vincitore dell’ultima maratona di Londra in 2:04’29” e Geoffrey Mutai, vincitore delle ultime edizioni della Maratona di New York nel 2011 e nel 2013, per migliorare il record stabilito (2:05’06”) nel 2011 dallo stesso Mutai. Temo che non ci riusciranno. Le condizioni meteo non ideali non consentiranno nessun exploit. Al via anche Lelisa Desisa (personale di 2:04’45”). E’ su quest’ultimo che ricade il mio pronostico. Menzione speciale, infine, per due nostri atleti: Danilo Goffi e Denis Curzi; a loro l’augurio di correre forte con la fiducia, per il campione MM40 uscente, di confermarsi grandemente.

Aggiornamento: la gara si spiega tutta nello sguardo malevolo inflitto dal vincitore, Kipsang, ad un coriaceo Desisa, il quale a 400 metri dall’arrivo ha osato sfidarlo nello sprint finale. Nulla da fare. E’ il più forte, Kipsang, al momento, e le strade della Grande Mela l’hanno confermato: chiaramente ha vinto lui. Il resto, a parte il secondo posto di Desisa, è stato uno spettacolo lento e faticoso, con un G. Mutai non pervenuto e mai in gara.

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La peggiore uscita di scena possibile

Ma come è possibile? Una notizia incredibile, che disintegra in un sol colpo i suoi grandi successi ottenuti, soprattutto le vittorie consecutive delle due ultime edizioni sia di Boston che di Chicago.
E adesso? Come è giusto che sia, si aspetteranno le controanalisi ma fin da subito tutti gli organi delle competizioni più prestigiose al mondo hanno già rappresentato ciò che faranno (1, 2, 3): sono prontissmi finanche a ritarle i $ 500.000 di premio conquistati per essersi aggiudicata il World Marathon Majors 2013-2014.

Che fine. Che tristezza.

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