Una trasferta senza nessun ritocco

Vedo ancora una volta la classifica, i tempi intermedi, i passaggi e mi domando: ma la settimana scorsa cosa avevo pensato di fare? che tipo di prestazione sognavo di realizzare? A sette giorni, ormai, dall’evento della mezza maratona svoltasi nella capitale polacca, Varsavia, ancora non lo so bene. Qualcosa non mi torna: con un freddo becco alla partenza, le povere mani congelate (una follia non indossare i guanti), e le gambe bloccate per il poco riscaldamento effettuato prima dello start (quando c’è così tanto vento non riesco a preparami a dovere), continuo a leggere dei tempi che nemmeno durante la mia migliore prestazione avevo raggiunto. Ecco il semplice confronto tra i vari tempi impiegati tra questa gara e quella dell’ultima RomaOstia 2012, luogo del mio miglior tempo sulla distanza:

Passaggio al 5° km: 19:46 (20:09);
Passaggio al 10° km: 39:55 (40:31);
Passaggio al 15° km: 1:00:56 (1:01:11);
Traguardo ai 21,097 km: 1:26:28 (1:26:25).

La sorpresa, dunque, è stata doppia. Ma in negativo. Primo: per quei passaggi migliorati e interessanti, velocità media – almeno fino ai 10 km – superiore ai 15 km/h, al di sotto dei 4:00/km e poi per quel finale balordo a soli 3″ secondi dal personal best che non sa di beffa, no, ma di presa per il culo. Quando le gare finiscono così, ti fanno sentire spaesato e frustrato. Perché di fronte ad una inezia ti arrovelli il cervello per capire, fin da subito, dov’è che è successo quell’impercettibile rallentamento che ha pregiudicato tutta la prestazione.
Ma, forse, il fascino dell’agonismo e di tutta la fatica che si impiega sta proprio in questo.

Intanto domani si replica: stessa distanza ma in riva al mare. Vado ad Agropoli (SA) per la XIII edizione della mezza maratona del Mediterraneo.

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Divari sulle strade di Roma Capitale

E’ finita con un nulla di fatto: 3:18:35.
21″ in più del risultato di Napoli del 29 Gennaio scorso, 53″ in aggiunta al personale realizzato lo scorso Novembre a Firenze, che rimane ancora il luogo (non luogo) del mio record.
Ai 30km avevo una proiezione a finire di 3:11. Un sogno. Stavo bene, ma poi l’improvvisa mancanza di benzina e il malefico piede mi hanno spezzato il ritmo e addio sogni di gloria. Con un passaggio alla mezza di 1:33:41 ho finito con un divario del coma di ben 11’13”. Non resta che rinviare il tutto a Padova per il prossimo 22 Aprile (Sant’Antonio mi deve stare vicino vicino altrimenti la vedo dura, e questa, nel gergo tecnico, si chiama resa mistica).

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La linea blu*

Avrei dovuto aggiornare le mie avventure podistiche che mi accompagnano, ormai, ogni domenica con delle importanti novità già da un po’, ma questo posto è stato abbandonato al suo destino per troppo tempo e per una scelta non del tutto chiara. Ci provo, oggi, ad elencare un po’ di cose nuove (anche se hanno il sapore di eventi già vecchi, chissà poi perché, vallo a sapere).

– Half Marathon 2012

E’ la gara-distanza dell’anno. Ne correrò prima dell’estate ben 5. O meglio, ne mancano ancora 3 in quanto 2 sono state già archiviate. La prima è stata la classica Mare & Monti: Castellammare di Stabia – Sorrento, lungo i saliscendi della S.S. Sorrentina. Rispetto all’anno scorso, quando arrivai al traguardo senza più birra in corpo, quasi catatonico, quest’anno sono giunto meglio, senza troppi sconvolgimenti fisici anche se, debbo dirlo, il percorso è parecchio impegnativo. Tempo finale: 1h28’05”.
La seconda l’ho corsa lo scorso 26 Febbraio: è la classica Roma-Ostia, la mezza maratona più partecipata d’Italia. Una giornata fantastica per correre, senza vento, con una temperatura gradevole, condizioni ideali per provare a portare a casa un discreto nuovo pb: 1h26’25”. E così è stato: molto bello.
Il prossimo 25 Marzo, invece, sarò a Varsavia per la settima edizione della mezza, in quella che si preannuncia una gara totalmente rivoluzionata come percorso, con la novità assoluta dell’arrivo (almeno così pare) nel nuovo stadio costruito per l’occasione di Euro 2012 (Campionati Europei di Calcio). L’organizzatore, però, poteva fare a meno di farci passare per la salita vertiginosa dell’Agrykola. Mi sembra una cattiveria, ma tant’è.
Il 01 Aprile toccherà alla Mezza Maratona del Mediterraneo, ad Agropoli (SA); mentre sempre ad Aprile, per la precisione il 29, a Salerno mi cimenterò in quelli che saranno (almeno per me) i primi Campionati Italiani Master (cat. MM35). Insomma, da qui a fine Aprile, ci saranno occasioni per vedere se il primato sulla mezza lo si riesce a raggiungere solo all’arrivo sul lungomare di Ostia.

– Marathon 2011-2012

Dopo la NYCM, a soli pochi giorni dalla fatica impiegata per raggiungere il traguardo della Maratona nel cuore di Central Park, mi sono presentato ai blocchi di partenza de la Firenze Marathon 2011. Era lo scorso 27 Novembre. Non pensavo di riuscire a migliorarmi: dopo nemmeno 2 km la caviglia sinistra si è incuneata in una buca lungo i viali e pensavo davvero di aver rotto qualcosa. Ho stretto i denti, il dolore atteso non è sopraggiunto così che la pratica fiorentina è stata evasa con un tempo che mi ha riempito di orgoglio: un nuovo pb sulla distanza regina, 3h17’42”. Fantastico.
E per questo nuovo anno?
Ho superato già lo scoglio partenopeo, lo scorso Gennaio, rendendomi con le mie stesse forze la vita difficilissima. Una gara folle, la mia Napoli City Marathon, con un passaggio alla mezza in un troppo rapido 1h29’09” per poi implodere miseramente come un principiante qualsiasi. Mai più una maratona corsa nella prima parte ad un ritmo troppo alto (almeno per me) senza sapere (o facendo finta di non saperlo) a quali spiacevoli sofferenze si va incontro spendendo tutto prima di raggiungere i 21 km. L’ho chiusa, infatti, in un tempo scoraggiante 3h18’14”, e anche se siamo a soli 32″ dal pb, non sono rimasto per nulla soddisfatto della prova. Cercherò di fare tesoro della pessima prova di Napoli, già dalla prossima settimana. Si corrono a Roma i 42,195 km, lungo un percorso modificato ad hoc per evitare anche lo strappo della rampa di accesso, in salita, per raggiungere la Tangenziale (“via Olimpica”). Stavolta i pacemaker delle 3h15′ avranno un altro inseguitore. Non farò di testa mia, assolutamente, ma li seguirò da bravo discepolo. Anche perché la parte finale, a Roma, è dura mica poco, con tutti i sampietrini e i basolati da dover digerire quando ormai le forze tendono ad esaurirsi. Quella capitolina è vista come prova per la mia gara di questa prima parte dell’anno 2012: la Maratona del Santo, in programma il prossimo 22 Aprile, in quel di Padova. E’ nel capoluogo veneto che si dovrà provare, con tutte le forze fisiche e mentali di cui dispongo, a stabilire il nuovo record (che per scaramanzia non dico, anche se quel tempo fisiologicamente non penso di valerlo (ancora?)).

Vedremo.

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Disperato Erotico Stomp

Grazie ancora per queste parole, Lucio:

[…] Quindi normalmente sono uscito dopo una settimana,
non era tanto freddo e normalmente ho incontrato una puttana.
A parte i capelli, il vestito, la pelliccia e lo stivale
aveva dei problemi anche seri e non ragionava male
non so se hai presente una puttana
ottimista e di sinistra
non abbiamo fatto niente ma son rimasto solo,
solo come un deficiente.
Girando ancora un poco ho incontrato
uno che si era perduto,
gli ho detto che nel centro di Bologna
non si perde neanche un bambino
mi guarda con la faccia un po’ stravolta
e mi dice: “Sono di Berlino”.
A Berlino, ci son stato con Bonetti,
era un po’ triste e molto grande,
però mi sono rotto,
torno a casa e mi rimetterò in mutande.
Prima di salir le scale mi son fermato
a guardare una stella, sono molto preoccupato,
il silenzio mi ingrossava la cappella.
Ho fatto le mie scale tre alla volta,
mi son steso sul divano
ho chiuso un poco gli occhi
e con dolcezza è partita la mia mano.

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