Di ritorno dal concerto di Brad Mehldau tenutosi a Roma, alla Cavea, c/o l’Auditorium Parco della Musica, credo che valga la pena riportare alcune considerazioni nate durante la serata:
– non sopporto più la ggente che si reca ai concerti jazz d’estate come se fosse su di una passerella d’alta moda mira mare e niente più; la musica, per questi personaggi, non conta una beata favella. Andrebbero lasciati fuori. Da tutto.
– il concerto è durato poco meno di 90 minuti: troppo poco per poter dire d’essersi riscaldati;
– solo il 5% dei partecipanti ha compreso che il pezzo più intenso, suonato da Mehldau, s’intitola Teardrop ed è un brano dei Massive Attack (qui un assaggio per coloro i quali non sanno);
– Brad Mehldau è uno dei musicisti più timidi e impacciati che io abbia mai visto suonare dal vivo; altissimo e dinoccolato, non capisco come faccia a suonare in quel modo, inchiodato allo sgabello che gli arriva alle caviglie.
That’s all.
– non sopporto più la ggente che si reca ai concerti jazz d’estate come se fosse su di una passerella d’alta moda mira mare e niente più; la musica, per questi personaggi, non conta una beata favella. Andrebbero lasciati fuori. Da tutto.
– il concerto è durato poco meno di 90 minuti: troppo poco per poter dire d’essersi riscaldati;
– solo il 5% dei partecipanti ha compreso che il pezzo più intenso, suonato da Mehldau, s’intitola Teardrop ed è un brano dei Massive Attack (qui un assaggio per coloro i quali non sanno);
– Brad Mehldau è uno dei musicisti più timidi e impacciati che io abbia mai visto suonare dal vivo; altissimo e dinoccolato, non capisco come faccia a suonare in quel modo, inchiodato allo sgabello che gli arriva alle caviglie.
That’s all.
technorati tags: in una notte di luglio, tra le tre tartarughe
Ciao syl approfitto della tua attenzione per domandarti: ma il pezzo con cui ha iniziato il concerto, invece, qual è stato? Pur riconoscendolo in quel momento, poi, non l’ho più ricordato, maledizione.
Qualcosa dei Beatles o mi sbaglio?
ciao! c’ero anche io a quel concerto e ero nel 5% del pubblico che ha capito teardrop e ti giuro mi ha fatto venire i brividi… ha totalmente compensato la mancata esecuzione di paranoid android! e scrivo qui per poter condividere con qualcuno queste sensazioni, che i miei compagni di concerto non facevano parte di quel 5%….
>Patty vero, purtroppo per me, è stata la sensazione che ho avuto per tutto il tempo nei confronti dei miei vicini.
>Neutrino touché.
e grazie a questo Brad Mehldau che ho trovato LA BIBLIOTECA DI SHAWSHANK … e bravo! Un salutone 😉 Neutrino
è uno snobismo, andare ai concerti per dire io ci sono andato e poi magari chiacchierare tutto il tempo impedendo l’ascolto a chi è andato a sentire la musica, che ci vuoi fare
secondo me qualcuno non sapeva manco chi fosse o cosa suonasse Mehldau