Capita, di tanto in tanto, di canticchiare (a voi, no?) quei ritornelli di pezzi ultra conosciuti che non si sa come siano arrivati ma si conficcano nella testa e non vanno via per un bel po’. Per esempio, l’altro giorno mi è capitato di intonare La Leva Calcistica Della Classe ’68. E’ bastato, però, solo l’incipit: Sole sul tetto dei palazzi in costruzione. Poi mi son fermato. Bruscamente. Ed ho iniziato a riflettere su quanto avevo appena detto, in maniera automatica, domandandomi: ma dove sono questi palazzi in costruzione che prima di venir su hanno già un tetto? In tanti anni non mi ero mai accorto di questa vena edilizia De Gregoriana: palazzi costruiti dall’alto, dai tetti, senza le fondamenta, così, giusto per dare un luogo al dio sole dove possa battere e levare (questa mi è venuta così).
technorati tags: tetti e calci, giuro che lo fàro, il carisma di mastrolindo