Il giorno successivo, mi imbatto in un’altra farmacia. A differenza della precedente, l’insegna luminosa aveva una scritta in più. Diceva comunale. Entro e chiedo gentilmente lo stesso prodotto acquistato il giorno prima. Mi mostrano lo stesso recipiente, di plastica, sterilizzato, di piccole dimensioni, di forma cilindrica che utilizziamo per quelle analisi lì, un po’ particolari. Domando il prezzo. La signora in camice bianco mi risponde: costa solo cinquanta centesimi. Cavolo, € 0.50.
Ci sono rimasto talmente male che, dopo aver pagato, sono scappato via ché stavo per farmela sotto.
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