La voglia, di questi giorni, di tenere la testa un po’ più in alto del solito, quasi tra le nuvole, mi ha portato a scorgere, lungo alcune colline del sud del nostro Paese, diverse realizzazioni di quest’idea sovrana. Solo che io, a dispetto di quel che accade nel bel filmato di greenpeace, le ho viste tutte – dico tutte – ferme, immobili, senza neppure l’impressione di un mezzo giro di pala.
Com’è ‘sta storia?
Per quale motivo le nostre pale (eoliche) non girano?
Allora, mi son detto, delle due l’una: o la posizione prescelta di questi generatori eolici non è delle più felici (non siamo più capaci nemmeno a capire in quale zona del nostro territorio spira più forte il vento, mah), oppure quelle pale eoliche – diciamoci la verità – servono poco quanto niente, e – forse – sono state messe lì soltanto a tener buoni i bei propositi “verdi” che popolano, spesso, le nostre coscienze (quando ci ricordiamo di averne una).
Com’è ‘sta storia?
Per quale motivo le nostre pale (eoliche) non girano?
Allora, mi son detto, delle due l’una: o la posizione prescelta di questi generatori eolici non è delle più felici (non siamo più capaci nemmeno a capire in quale zona del nostro territorio spira più forte il vento, mah), oppure quelle pale eoliche – diciamoci la verità – servono poco quanto niente, e – forse – sono state messe lì soltanto a tener buoni i bei propositi “verdi” che popolano, spesso, le nostre coscienze (quando ci ricordiamo di averne una).
technorati tags: l’auspicio è vedere un gran bel giramento di pale, per un wattora in più, all’inseguimento dei furbi danesi