Dopo alcuni mesi, stamattina, sono tornato in edicola per acquistare una copia de Il Giornale, per la serie, facciamoci del male. Di fronte a me, ho trovato un uomo cupo e più incazzato del solito: il mio edicolante di fiducia. Non l’ho visto in splendida forma. Anzi, per scrivervela tutta, l’ho visto parecchio male. Doveva aver passato una brutta notte peggiore della mia*. Ancora adesso mentre ci penso, sono convinto che parlasse addirittura da solo.
*Mi sono alzato dal letto che non potevo più parlare a causa di un labbro spaccato e gonfio. Poiché quando sono andato a dormire ero sobrio, delle due l’una: o nel dormiveglia qualcuno mi ha riempito di botte senza che me ne accorgessi, oppure sono diventato un sonnambulo che sale e scende le scale interne di casa con poca scioltezza.
*Mi sono alzato dal letto che non potevo più parlare a causa di un labbro spaccato e gonfio. Poiché quando sono andato a dormire ero sobrio, delle due l’una: o nel dormiveglia qualcuno mi ha riempito di botte senza che me ne accorgessi, oppure sono diventato un sonnambulo che sale e scende le scale interne di casa con poca scioltezza.
technorati tags: botte da orbi, risse notturne, il chiosco nervoso
>sonia ho avuto come il sospetto che fosse la febbre, ma poi, era tutt’altro.
>Patty credo proprio di sì, soprattutto per via dello spavento.
storie di vita vissuta
Secondo me t’è venuta la febbre. 😀