Eccovene un esempio:
– Chi scrive è l’unico tenutario di login e password di questo luogo [1], ergo nessuna preoccupazione: sono io e sono ancora vivo;
– Anche quest’anno vige la stessa regola degli anni passati che colpisce ciascun precario di questo lungimirante paese: siamo al terzo anno consecutivo, ritengo che sia un buon record;
– Ho sempre avuto un’ottima dose di pazienza nell’affrontare i lunghi ed estenuanti viaggi in treno. Spostarsi di notte, poi, lo trovo ancora più affascinante per via delle persone che s’incontrano. Per dire, pochi giorni fa, come compagni di viaggio, seduti accanto a me, ho conosciuto una ragazza (sedicente danzatrice) convinta di avermi già incontrato da qualche parte, ma che non si ricordava bene dove (forse in sauna?), e un ritrattista genovese, di travolgente simpatia che con la sua smania di volermi raccontare tutta la sua vita, mi ha costretto a non chiudere occhio durante tutto il lungo tragitto percorso assieme (epperò adesso volete mettere, so tutto su l’arte del disegno e dei ritratti realizzati in strada, mica poco).
E questa notte si replica (sono in partenza, di nuovo).
– Il nuovo singolo dei Coldplay mi è sembrato scialbo e già sentito. Nulla di che, insomma.
– Al primo che urla, domani durante il concerto di piazza san giovanni, non c’è primo maggio senza bella ciao, gli rigo la macchina con una chiave inglese.
[1] Un’eccezione c’è, ma non stiamo qui a sottilizzare.
technorati tags: il titolo è tutta opera della danzatrice di cui sopra, ha provato anche a mimarmi le movenze della medusa orientale, non sapete che impressione