Scusa, ma tu, come ti intitoli?

Dopo 4 mesi di lavoro nel mio nuovo ufficio, che alcuni dei miei colleghi non sappiano ancora il mio nome o facciano finta di non conoscerlo, lo trovo del tutto normale. Succede. Epperò che continuino a salutarmi con ciao caro, o peggio ciao carissimo, per finire con ciao bello, lo trovo insopportabile. Per tutto quanto il resto, ne avevo già scritto, tempo fa, qui.

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6 pensieri riguardo “Scusa, ma tu, come ti intitoli?

  1. Mr. Cima e pensare che lo ero, un tempo lontano, e quando capitava di sentirlo dire ero tutto un fremito (per la mia chioma bionda e fluente, non per altro). 😀

  2. >Patty no, niente cartellino; ieri, però, ho preso di petto uno di loro e gli ho detto: scusa, lo so che per te magari è difficile ma mi chiamo P. Non costa molto.
    C’è rimasto male, dicono. Sospetto che non abbia compreso fino in fondo a cosa mi riferissi.

    >Ed ci vuole pazienza, lo so. Ma tanta.
    Patty è un tesoro, questo lo sappiamo bene. 😀

    >elena_alf son tutti nomi bellissimi, provo a presentarmi con uno diverso al giorno, così imparano.

  3. Ti propongo nomi di convenienza e quanto mai inverosimili: Eustachio, Eusebio, Ermenegildo, Aristofocle, Addolorato… o qualche nome spagnolo e catalano per farli scervellare su possibili origini: josé, juan, manel, giordi… o qualche nome indiano: balcar, sammergit, gurgit, deep, sat, moon, mangiip, gioti, rocky… (tutti scritti come si pronunciano ovviamente)… un saluto

  4. Abbi fede, prima o poi ti chiameranno come si deve.
    L’idea di quel tesoro di Zefirina non sarebbe male, però!

  5. in effetti è straniante, ma non avete quei simpatici cartellini che tolgono di impaccio gli smemorati????

    p.s. odio tutti quelli che mi chiamano tesoro!

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