Treni ad Alta Volatilità

L’altra sera giungo alla stazione ferroviaria di Milano Centrale in ritardo, a causa dell’incredibile lentezza di uno dei tanti acclamati TAV (che cazzo sia la TAV, in Italia, non è dato sapere). Ho una coincidenza, l’ultimo treno da Milano per Chiasso. Ormai, penso, salire su quel treno che mi porta in Svizzera rimane un pio desiderio. E’ già in procinto di partire ed io, invece, sono ancora dalle parti di Piacenza. Adesso che si fa?

Passa il capotreno, gli vado incontro e gli porgo la domanda (retorica): pensa che arriveremo in tempo per la coincidenza con l’ultimo treno, in partenza da Milano, per la Svizzera? Mi risponde: sì, non si preoccupi. Quel treno sarà in stazione che l’aspetta.

Ecco cosa succede a chi fa della propria vita un voto alla totale miscredenza e alla perfida diffidenza: non crede mai a nulla, nemmeno alle buone notizie. Non crede nemmeno ai suoi occhi quando giunge a destinazione e lì, in stazione, trova pronto per la partenza, il treno per Chiasso ancora in attesa di quell’unico passeggero, in ritardo, proveniente da Roma.

technorati tags: ,

4 pensieri riguardo “Treni ad Alta Volatilità

  1. Patty a quell’ora, nello stesso scompartimento dove son salito io, non c’era nessuno se non due focosi amanti che non hanno fatto altro che limonare, prima della partenza e durante tutto il viaggio. 🙂
    Presumo che non si siano accorti di nulla, nemmeno del ritardo.
    A Chiasso, poi, al capolinea, sono stato l’unico a scendere dal treno. Forse ho viaggiato da solo (eccezion fatta dei due giovani libidinosi che sono scesi a Como). 🙂

  2. bisogna aver fede in questi tempi oscuri
    chissà che avranno pensato gli altri passeggeri del treno per chiasso che non partiva puntuale:
    per colpa di chi chi chi chichi

  3. No dì la verità: alla fine ti sei svegliato e stavi sulla panchina della stazione ad aspettarlo il treno vero? 😀 Ciao, Dblk

I commenti sono chiusi