Bene, direi.
Come il classico primo giorno di scuola, ho seguito diligentemente tutto e tutti: le presentazioni, le visite guidate, i consigli, i messaggi aziendalistici del tardo medioevo e quelli provenire dall’alto, dai capi, a reti unificate. Insomma, la solita musica (e a dir la verità non è che mi aspettassi qualcosa di diverso, anzi).
In questi primi giorni, il mio nuovo lavoro ha mostrato subito un aspetto per nulla atteso (al quale, credo, sarà difficile abituarsi): tentare di riuscire a lavorare con il continuo e incessante prurito dovuto alle punture di zanzare (ad ottobre?). Già , perchè al di là di una certa ora, al pomeriggio, è un si salvi chi può. Quegli stupidi insetti raccolti in battaglioni ad ampie schiere, occupano prima militarmente l’intero edificio e poi baldanzose raggiungono fameliche le mie carni, lasciando per tutto il mio corpo segni evidentissimi. A quanto pare sono la loro vittima preferita e ancora adesso, mentre scrivo e non sono più in ufficio, sono qui a grattarmi da far schifo.
technorati tags: sono per il loro sterminio di massa, pure in faccia mi hanno beccato