Mi si chiede a voce bassa un resoconto di ciò che è accaduto durante la serata di venerdà scorso, dedicata all’ormai arcinota Z-Pizza.
Ebbene, visto che qualcuno dei presenti ci tiene in modo particolare (e i partecipanti della scorsa sera sanno bene il perchè), mi cimento a scrivere qualcosa. Ma solo poche righe perchè, purtroppo, non tutto quello che è stato detto può essere riportato e i protagonisti delle vicende raccontate sanno che non conviene a nessuno che certe cose vengano dette e diffuse (altrimenti che razza di confraternita segreta saremmo?)
Intanto, chi erano i presenti?
Eccoli:
seduti a capotavola
Storie e Puntoeacapo
sul lato di sinistra del tavolo
Alex
Mollie
Mr. Cima
di fronte a questi, sul lato di destra
Fraba
Dalianera
e la dolce metà di Puntoeacapo.
8 persone in tutto. 7 blogger attorno ad un tavolo. Evento alquanto imprevedibile.
Forti dell’appellativo incassato da uno dei (troppi) relatori presenti all’incontro di poche ore prima, in occasione della presentazione del libro di Alessandro, il quale – pensando di avere di fronte a sè un passante – mi ha detto: questi sono estremisti verdi, (lo so che non l’avevate sentita ma dalle parti di questo tizio si è detto di peggio), ci siamo spostati, alla ricerca di un comodo posto dove consumare la nostra cena a base di pizza, fin sotto, o quasi, al palazzo del Governo della città , di modo che i nostri commenti e le considerazioni da fare fossero più direttamente indirizzati ai giusti destinatari.
Ebbene, visto che qualcuno dei presenti ci tiene in modo particolare (e i partecipanti della scorsa sera sanno bene il perchè), mi cimento a scrivere qualcosa. Ma solo poche righe perchè, purtroppo, non tutto quello che è stato detto può essere riportato e i protagonisti delle vicende raccontate sanno che non conviene a nessuno che certe cose vengano dette e diffuse (altrimenti che razza di confraternita segreta saremmo?)
Intanto, chi erano i presenti?
Eccoli:
seduti a capotavola
Storie e Puntoeacapo
sul lato di sinistra del tavolo
Alex
Mollie
Mr. Cima
di fronte a questi, sul lato di destra
Fraba
Dalianera
e la dolce metà di Puntoeacapo.
8 persone in tutto. 7 blogger attorno ad un tavolo. Evento alquanto imprevedibile.
Forti dell’appellativo incassato da uno dei (troppi) relatori presenti all’incontro di poche ore prima, in occasione della presentazione del libro di Alessandro, il quale – pensando di avere di fronte a sè un passante – mi ha detto: questi sono estremisti verdi, (lo so che non l’avevate sentita ma dalle parti di questo tizio si è detto di peggio), ci siamo spostati, alla ricerca di un comodo posto dove consumare la nostra cena a base di pizza, fin sotto, o quasi, al palazzo del Governo della città , di modo che i nostri commenti e le considerazioni da fare fossero più direttamente indirizzati ai giusti destinatari.
Mattatore della serata è stato senza ombra di dubbio Fraba. Un fiume in piena, il ragazzo: ancora inquieto (per non dire molto incazzato) per come erano andate le cose durante la presentazione del libro di Alessandro, si è dilettato a raccontarci un po’ più di se stesso e della sua famiglia senza alcun problema. Istigato dal sottoscritto, ci ha raccontato la sua passione smisurata per la squadra di calcio della nostra città , il suo lavoro, il rapporto con i suoi colleghi, e l’amore che prova, senza alcuna ragionevole misura, nei confronti del Governatore della Regione Campania. Un divertimento assicurato. Uno spasso ascoltarlo con le sue fantastiche e spontanee espressioni partenopee che Storie, non campana come il resto della Confraternita, non sempre riusciva a cogliere, pur divertendosi parecchio.
Infine, (Fraba perdonami, ma non ce la faccio a non scriverlo) abbiamo affrontato il caso del suo casco, che puntualmente indossa tutte le volte prima di salire sul suo scooter. Ve lo mostrerei con una foto, ma il possessore di una prova tanto schiacciante non sono io. Mai visto niente del genere, ve lo assicuro. Altro che Maverick.
Il brindisi, che come era normale che fosse è stato più volte invocato, nella prima circostanza ha visto la presenza di un solo bicchiere (di acqua), tra quelli più appropriati e ricolmi di birra. Già , addirittura. Ed era quello mio, per giunta: che ci volete fare, mi sono spacciato per un inguaribile astemio. Ovviamente, nessuno ci ha creduto. Anzi, mi hanno mandato tutti allegramente a cagare.
Impegnato in una telefonata, mi sono allontanato dal tavolo e dai convitati. Al mio ritorno gli occhi di tutti gli altri si sono concentrati su di me. Non ne capivo il motivo. Ma temevo che qualcuno avesse parlato. Ho guardato Puntoeacapo ed ho capito tutto. Mi ha raccontato di aver fatto cenno alla nostra (mia e sua) esperienza presso la Facoltà di Scienza dell’Educazione dell’Università di Salerno, dove in un caldo pomeriggio di fine Maggio, presi dalla curiosità di girovagare per i nuovi edifici dell’ateneo salernitano, ci siamo trovati ad essere gli unici, in quella affollata Facoltà di sole donne, a portare in giro i cromosomi XY. Un vero delirio.
E qui mi fermo perchè altrimenti le belle figure ci sarebbero per tutti.
Infine, (Fraba perdonami, ma non ce la faccio a non scriverlo) abbiamo affrontato il caso del suo casco, che puntualmente indossa tutte le volte prima di salire sul suo scooter. Ve lo mostrerei con una foto, ma il possessore di una prova tanto schiacciante non sono io. Mai visto niente del genere, ve lo assicuro. Altro che Maverick.
Il brindisi, che come era normale che fosse è stato più volte invocato, nella prima circostanza ha visto la presenza di un solo bicchiere (di acqua), tra quelli più appropriati e ricolmi di birra. Già , addirittura. Ed era quello mio, per giunta: che ci volete fare, mi sono spacciato per un inguaribile astemio. Ovviamente, nessuno ci ha creduto. Anzi, mi hanno mandato tutti allegramente a cagare.
Impegnato in una telefonata, mi sono allontanato dal tavolo e dai convitati. Al mio ritorno gli occhi di tutti gli altri si sono concentrati su di me. Non ne capivo il motivo. Ma temevo che qualcuno avesse parlato. Ho guardato Puntoeacapo ed ho capito tutto. Mi ha raccontato di aver fatto cenno alla nostra (mia e sua) esperienza presso la Facoltà di Scienza dell’Educazione dell’Università di Salerno, dove in un caldo pomeriggio di fine Maggio, presi dalla curiosità di girovagare per i nuovi edifici dell’ateneo salernitano, ci siamo trovati ad essere gli unici, in quella affollata Facoltà di sole donne, a portare in giro i cromosomi XY. Un vero delirio.
E qui mi fermo perchè altrimenti le belle figure ci sarebbero per tutti.
technorati tags: adoro essere un massone, mancava solo il santo graal
Qui non vige nessun divieto: debbono cacciare quella foto prima o poi.
Ciao Mollie, grazie per il soprannome (pacman buono & giovane). 🙂
Desideri dire qualcosa?
Bè che la foto del casco ce l’ha Storie, ma mi sa che c’è stato un veto…
😛
Ciao Pac Man buona settimana.
Bello dai, una serata nella quale uno ha la possibilità di dare un volto reale a dei nick, bellissimo. Ti confesso che non ne ho ancora partecipata a nessuna ma prima o poi lo farà, la curiosità non è solo femmina…
Una sola cosa, fai attenzione che il prossimo anno alla Z-Pizza rischiate di trovarvi il cavaliere
In quel caso, te lo anticipo, io non so se riuscirà a venire…
>fraba è che sono un romanticone e non mi andava di disturbarli: neppure in differita. 🙂
Ps.
Fuori il casco, adesso devi! 😉
>Mister Cima non potevo, davvero non potevo spingermi oltre anche perché le cose non dette, quelle omesse, erano troppo compromettenti.
O mi sbaglio? 😀
Sei stato fin troppo discreto, amico mio.
Se domani mi riprendo… come facciamo a farci mandare la foto del casco di Fraba? 😉
Il mio bel caschetto si e la “gita romantica ” di Alex nooooo?!?!?!?!!
Confessa, quanto t’ha pagato per farti tacere :-)))
Troppo forte! Sei un mito.
A presto 😉